Giovan Battista Calegari


1895 – 1968 - Da Alpino a Generale

Generale Calegari Nato a Piazza Brembana il 18 ottobre 1895 da umile famiglia di coltivatori, antichi originari del luogo, meglio conosciuta con il soprannome di “Marmora” per distinguerla da molte altre famiglie omonime del paese; non ancora ventenne si arruolò nell’esercito come allievo sergente in forza al Battaglione “Morbegno” del 5° Reggimento Alpini. Iniziò così la sua brillante carriera militare che da semplice Alpino, lo porterà a ricoprire uno dei più alti gradi dell’esercito, cioè quello di Generale di Brigata nella riserva. E’ un vero peccato, dover stralciare dallo stato di servizio del Generale Calegari (gentilmente concesso in visione al nostro Gruppo Alpini dalla famiglia), solo la parte più interessante, perché il fascicolo è così pieno di variazioni, nomine, destinazioni, trasferimenti, promozioni, ecc. … , che meriterebbe di essere riportato integralmente, per rendere più completa la biografia, a memoria dell’uomo che con tanta intelligente dedizione e con altrettanto valore, seppe servire la madre Patria in pace e in guerra. Figlio della montagna, dotato di coraggio e fermezza, caratteristica della nostra gente alpina, allo scoppio della prima grande guerra mondiale fu già in prima linea al fronte con il Battaglione “Morbegno” e sulla Cima Tonale il 27 luglio 1915 riportò la prima ferita d’arma da fuoco alla testa.

Il Generale Giov. Battista Calegari

Dopo circa un mese di ricovero nell’ospedale da campo Edolo, rientrò al proprio battaglione laddove ebbe modo di distinguersi nei vari fatti d'arme. Il 25 febbraio 1916 ricevette la nomina di aspirante Ufficiale di complemento ed assegnato al 6° Reggimento Alpini nel Battaglione “Verona” e dal 1 aprile 1916, con decreto del Comando supremo, viene promosso Sottotenente di Complemento. Il 23 marzo 1916 a Cima Ortigara, venne ferito per la seconda volta e decorato della prima medaglia di bronzo al valor militare con la seguente motivazione: “Alla testa del proprio plotone nel fervore della mischia, sempre in piedi e noncurante del pericolo, trascinava con l’esempio i suoi uomini all’assalto. Ferito, continuava ad incoraggiarli con le parole”. Per merito di guerra viene promosso Ufficiale del servizio permanente.

Promosso Tenente, venne decorato della seconda medaglia di bronzo al valor militare perché: “Bell’esempio di attività ed energia, sapeva infondere nei propri dipendenti coraggio e fiducia nel buon esito dell’operazione. Attaccato d forze soverchianti, con risolutezza e sprezzo del pericolo, le respingeva con abile manovra e ben nutrito fuoco”. (Case Tasson del Grappa 25.11.1917). A Sella Tonale (Ospizio S. Bartolomeo), il 9 ottobre 1918 venne decorato della medaglia d’argento al valor militare con la seguente motivazione: “Comandante di un reparto di attacco, in una operazione di sorpresa, univa alla sagace condotta di essa l’esempio del personale ardimento penetrando prima in un piccolo posto nemico paralizzandone la difesa con l’uccidere la vedetta più avanzata e col trarne prigioniera la seconda”.

Per la campagna di guerra 1915-1916-1917-1918 venne decorato di:
- Croce al merito di guerra.
- Medaglia commemorativa nazionale
- Medaglia ricordo dell’unità d’Italia
- Medaglia interalleata della vittoria
- Per le ferite riportategli venne conferito il 1° e 2° Distintivo d’onore.

Generale Calegari Terminata la guerra ricevette l’incarico di riordinare i Rifugi Alpini e in data 20 febbraio 1924 dal Comando della Divisione Militare di Trento, venne encomiato perché: “Incaricato per circa tre anni della gestione e del riordinamento dei Rifugi Alpini dell’Alto Adige e del Club Alpino Italiano, ha assolto il suo compito con intelligenza attiva, dimostrando qualità speciali di organizzatore e di uomo di tatto”. Dopo la promozione a Capitano, con anzianità dal 2 ottobre 1926, venne ammesso a frequentare la Scuola di applicazione di Fanteria, presso la quale in data 15 ottobre 1930, ricevette la nomina di insegnante titolare ed in data 1 agosto 1933 quella di 1° Capitano. In considerazione di particolari benemerenze con Regio Decreto 10 novembre 1933, venne nominato Cavaliere d’Italia. Per arricchirsi di cultura militare, frequentò il corso presso l’Istituto Superiore di Guerra, meritandosi la promozione anticipata a Maggiore. Il 20 marzo 1936 venne decorato della Croce d’oro per anzianità di servizio. Dopo un periodo di comando in alcuni reparti militari, in data 1 gennaio 1940 venne promosso Tenente Colonnello. Scoppiata la seconda guerra mondiale, il 19 novembre 1940 venne inviato sul fronte greco-albanese e durante le operazioni di guerra venne decorato della Croce di Cavaliere dell’Ordine Militare di Savoia per il seguente motivo: “Prescelto per assumere il comando dell’avanguardia divisionale con il compito di non dar tregua al nemico in ritirata e di assicurare alle colonne operanti la rapida avanzata sul porto Edda, assolveva la missione affidadatagli con perizia, ardimento, felice iniziativa. Superate successivamente per manovra le tenaci resistenze delle retroguardie nemiche in conclusiva e travolgente azione, trascinando con esemplare noncuranza del pericolo le truppe esauste da sette giorni di combattimento, riusciva a conquistare la città, costringendo i difensori ad abbandonare le alture che la dominavano e dalle quali con vivace e persistente reazione, avevano impedito ad altro nostro reparto sbarcato nella notte, di affermarsi nell’abitato.”

(Vimoy-Porto Edda-Philiates 14-23 aprile 1941).

Il 25 febbraio 1942 per meriti speciali, venne trasferito nel Corpo di Stato Maggiore.
Per altre particolari benemerenze venne nominato:
- Cavaliere Ufficiale "Motu proprio" del Sovrano
- Commendatore dell’Aquila d’Oro
- Cavaliere dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro.

L'1 luglio 1943 mentre si trovava nei Balcani, venne promosso Colonnello. L'8 settembre 1943, a seguito dei noti eventi bellici, dai Balcani riuscì a raggiungere il territorio nazionale dove partecipò alla lotta di liberazione con le formazioni “Fiamme verdi” della Lombardia. Dopo la liberazione in data 25 aprile 1945, venne tenuto a disposizione del Ministero della guerra in attesa di reimpiego.


Generale Calegari

A domanda venne in seguito collocato nella riserva e il 31 gennaio 1952 promosso Generale di Brigata. Non dimentichiamo del Generale Calegari anche alcuni importanti incarichi civili ricoperti. Infatti, stabilitosi nella sua abitazione di Piazza Brembana subito dopo il periodo bellico, dai rappresentanti del Comitato di Liberazione Nazionale, venne prescelto Commissario reggente dell’allora Comune di San Martino De’ Calvi, in attesa di regolari elezioni amministrative comunali.

Promotore nella ricostruzione di Associazioni combattentistiche e d’arma, per la sua dimostrata capacità organizzativa e dinamicità, per molti anni e fino a quando la sua malattia lo costrinse al ritiro della vita civile, detenne la carica di Presidente della Sezione Combattenti e Reduci di Piazza Brembana, Capogruppo Alpini di Piazza Brembana e Presidente della Sottosezione Alpini Alta Valle Brembana e ancora Presidente della “Fondazione Mamma Calvi” sorta per suo personale interessamento. Come inoltre, non ricordare i bellissimi discorsi del Generale Calegari nella commemorazione del Quattro Novembre o in altre occasioni; inaugurazioni di Gruppi Alpini, ricostruzioni Associative, ecc.


26 maggio 1980: inaugurazione della via dedicata al Generale Calegari a Piazza Brembana I presenti non potevano fare a meno di asciugarsi qualche lacrima che scendeva sulla gota, tanto erano sempre pieni di commoventi ricordi. Quando il Generale Calegari morì il 29 gennaio 1968 a Milano, la sua salma venne subito trasportata a Piazza Brembana, dove ricevette le meritate onoranze funebri con la partecipazione di molte autorità militari e civili, ma più ancora di Alpini in congedo, venuti da tutta la Valle e fuori, che con la loro presenza vollero manifestare al loro Generale, l’estremo saluto completato poi dalle belle parole che il Socio Dott. Giuseppe Berera, Capitano Alpino, infine pronunciò davanti al feretro nel cimitero, prima della sepoltura nella tomba di famiglia. Alla memoria del Generale Giov. Battista Calegari e per tante sue eccellenti benemerenze, il Direttivo del Gruppo Alpini di Piazza Brembana nel 1980, ha chiesto ed ottenuto dall’Amministrazione Comunale che venisse a lui dedicata una Via nella zona “Orenghi” dove egli ebbe i natali e dove visse.

26 maggio 1980: inaugurazione della via dedicata al Generale Calegari a Piazza Brembana



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