Pizzigoni Clelia ved. Calvi detta "Mamma Calvi


di Alfredo Patroni


Mamma Calvi .......Tra le aspre montagne bergamasche che furono palestra quotidiana ai loro muscoli ed al loro spirito, i quattro Fratelli si temprarono e crebbero meravigliosamente belli e forti. Sin dalla primissima giovinezza appresero le prime difficoltà ed i rischi per ascendervi e, ad una ad una, ne vollero conoscere e violare ogni antro, ogni abisso, ogni appicco, ogni roccia: nulla li fece mai retrocedere. E, parallela a questa insuperabile educazione fisica della montagna, procedette integrandosi, quella dello spirito e della mente.

Seguì ciascuno gli studi classici, sino all’Università, che eccetto per Attilio e Natalino, rimasero interrotti per la guerra. E crebbero meravigliosi, perfetti come i genitori lieti avevano desiderato e voluto.

E n’era ben degna la Madre loro: Donna Clelia, alta e solenne, fine e gagliarda, dall’occhio dolce ed azzurro inondante di luce viva il bellissimo viso, incorniciato da una fluente e morbida chioma. Anima eletta come la poesia delle sue montagne. Ella dopo tanto dolore, fu bella e superba come soltanto mente di poeta può sognare.

E n’era ben degno il padre Cavalier Gerolamo, uomo forte, probo e severo, tutto cuore, infaticabile lavoratore. Dopo tanta sciagura, col cuore spezzato, il padre non resse e morì il 15 dicembre 1919. Ella la Madre martire sublime, non superata da alcuna, è sola nella vuota casa di Piazza Brembana. Ella pianse inconsolabile, ma ormai da tempo senza lacrime. Dall’aurora ad oltre il tramonto d’ogni giorno Ella visse ogni istante con lo spirito dei suoi Eroi;


Mamma Calvi Ella lavorò infaticabile insegnando tutto il giorno ai fanciulli delle scuole l’amore e lo studio e soprattutto, come si deve morire per la Patria. Orgogliosa e fiera, altera e composta, lavorò incessantemente ed inesauribilmente per soffocare e costringere nel suo cuore sì grande dolore, tanto strazio, per non sentirsi spezzare il cuore, per sentire tutto il calore e la vampa di tanta gloria.


Ella ebbe sempre d’innanzi l’immagine dei figli, Ella parve sempre li vedesse, li seguiva sui campi di battaglia, nelle mirabili fasi della lotta; Ella li scorgeva sciare veloci all’assalto, sul ghiacciaio aspro, verso il nemico; li vedeva arrampicarsi sui dirupi infuocati, sui crepacci profondi, li vedeva, ad uno ad uno cadere; li udiva invocare “Mamma” nel momento estremo; ne sentiva l’ultimo palpito...



- I Fratelli Calvi
- I Fratelli Cattaneo
- Pizzigoni Clelia ved. Calvi detta "Mamma Calvi
- Giovan Battista Calegari
- Don Stefano Palla
- Silvio Carminati
- Egidio Gherardi